venerdì 16 maggio 2008

Il Direttore generale della sicurezza nazionale riceve rappresentanti degli abitanti di Tan Tan







Il Direttore generale della sicurezza nazionale, il sig. Charki Draiss, ha ricevuto, giovedì a Rabat, una delegazione composta da nove rappresentanti degli abitanti della provincia di Tan Tan, fra cui membri del Consiglio reale consultivo per gli affari sahariani (CORCAS), parlamentari ed eletti locali, che gli hanno presentato le loro condoglianze sincere in seguito all'assassinio del poliziotto Abdelaziz Meski da parte di separatisti "" del Polisario "" a Tan Tan.



Nel corso di questa riunione, che interviene su richiesta dei rappresentanti degli abitanti della provincia, i membri della delegazione hanno pregato il sig. Draiss di trasmettere le loro vive condoglianze e la loro compassione sincera all'insieme della famiglia della sicurezza nazionale ed a quella del defunto, che implora tutto di accogliere il martire nel suo vasto paradiso e concedere loro pazienza e comodità.



Un comunicato della direzione generale della sicurezza nazionale (DGSN) segnala che la delegazione ha colto quest'occasione per condannare quest'atto ignoble, che annuncia il suo rifiuto totale di questo tipo di pratiche irresponsabili.



I membri della delegazione hanno pregato il Direttore generale di trasmettere le loro sensazioni di fedeltà e di lealtà a SM il re Mohammed VI e la loro gratitudine sincera per il bienveillance che porta il sovrano alle province del Sud.



Il Sig. Draiss, in questa occasione, ha espresso i suoi ringraziamenti ai rappresentanti degli abitanti della provincia di Tan Tan, sottolineando che questo gesto non è straniero alle tribù sahariane conosciute per il loro nazionalismo sincero ed il loro attaccamento all'integrità territoriale.



Il Direttore generale ha fatto osservare che la sicurezza è la responsabilità di qualsiasi eletto e cittadini - e che la famiglia della sicurezza nazionale non fornirà alcuno sforzo per preservare l'ordine in tutte le regioni e difendere l'integrità territoriale, sotto la condotta clairvoyante di SM il re.



Fuoco Abdelaziz Meski (35 anni) è stato selvaggiamente attaccato il 26 febbraio scorso da separatisti "" del Polisario "", mentre compieva il suo dovere nazionale.



Toccato alla testa, il defunto è stato trasferito ad un ospedale di Marrakech dove ha perso alle sue ferite, lunedì scorso.

lunedì 12 maggio 2008

Il Regno Unito chiama le altre parti a rispondere positivamente all'iniziativa marocchina d'autonomia






Il Regno Unito ha ribadito la sua accoglienza favorevole all'iniziativa marocchina d'autonomia al Sahara e chiama le altre parti a rispondere positivamente a quest'iniziativa.



"Abbiamo accolto favorevolmente l'iniziativa marocchina d'autonomia e continuiamo a farlo" ed "incoraggiamo le altre parti a rispondervi positivamente", abbiamo affermato il sig. John Wilks, portavoce del Foreign Office, in un'intervista pubblicata, mercoledì, dal quotidiano + Al Ahdath Al Maghribia +.

"Abbiamo contatti con tutte le parti e le invitiamo al realismo", abbiamo dice, auspicando che le parti interessate diano prova "di spirito di compromesso ed in buona fede di trovare una soluzione pacifica" a questo conflitto.

Ricordiamo che il Regno Unito aveva indicato con la voce del suo rappresentante permanente presso l'ONU, Sir John Sawers, che "la proposta marocchina merita una considerazione seria e spetta alle parti in questo conflitto che mantiene avanzare".

Il Sig. Sawers ha fatto questa dichiarazione dopo che l'inviato personale del segretario generale dell'ONU per Sahara, il sig. Peter Van Walsum, abbia presentato le sue conclusioni dinanzi al Consiglio di sicurezza affermando che "l'indipendenza del Sahara occidentale non è un'opzione realistica".

Il Sig. Wilks, d'altra parte, si è rallegrato per lo sviluppo che conoscono le relazioni maroco-britannich'in molti settori, particolarmente nei settori economici e mediatici.

Per quanto riguarda il progetto dell'Unione per il Mediterraneo, proposto dalla Francia, ha segnalato che il suo paese sostiene questo progetto come mezzo per consolidare il processo di Barcellona, che sottolinea la necessità di rafforzare il sistema attuale delle relazioni tra l'Unione europea ed i paesi della riva sud del Mediterraneo.